Il nuovo bando PR Veneto FESR 2021-2027, promosso dalla Regione Veneto nell’ambito della Priorità 2 – Azione 2.2.1, è un’importante occasione per promuovere la transizione energetica locale. L’obiettivo è incentivare la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili (FER) all’interno delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), favorendo l’autoproduzione e la condivisione di energia pulita. Si tratta di un passo concreto verso un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio, perfettamente allineata con gli obiettivi europei di neutralità climatica.
Con una dotazione di 6 milioni di euro e un massimale di 300.000 euro per progetto, questo bando rappresenta una leva strategica per i territori: permette alle comunità locali di diventare protagoniste attive della transizione ecologica, grazie a un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese ammissibili. In un contesto in cui la sostenibilità è sempre più centrale, l’opportunità di accedere a risorse pubbliche dedicate può davvero fare la differenza.
Vediamo insieme cosa prevede il bando
Chi può partecipare al bando: soggetti beneficiari e requisiti
Il bando “PR Veneto FESR 2021-2027 – Azione 2.2.1” si rivolge a due principali categorie di beneficiari:
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) costituite in conformità alla Direttiva UE 2018/2001 e alle norme nazionali di recepimento (D.L. 162/2019 convertito in L. 8/2020 e D.Lgs. 199/2021);
- Comuni e Pubbliche Amministrazioni, che possono aderire a una CER in qualità di membri oppure partecipare come produttori esterni rilevanti all’interno della configurazione energetica.
Per accedere al contributo, i soggetti devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
- Regolare iscrizione al Registro delle Imprese o al REA (per le CER);
- Solidità economico-finanziaria, comprovata secondo parametri previsti dal bando;
- Regolarità contributiva verso INPS, INAIL e altri enti previdenziali;
- Assenza di procedure concorsuali (fallimento, liquidazione, amministrazione straordinaria, ecc.).
L’impianto dei requisiti è stato progettato per garantire che i soggetti partecipanti siano solidi, affidabili e in grado di portare a termine le progettualità proposte. In questo senso, la possibilità per i Comuni e le Pubbliche Amministrazioni di essere direttamente coinvolti rappresenta un elemento strategico per lo sviluppo capillare delle CER, soprattutto nei territori dove l'iniziativa privata potrebbe non essere strutturata a sufficienza. Una partecipazione pubblica attiva rafforza la governance locale e aumenta le possibilità di successo e replicabilità degli interventi sostenuti.
Interventi ammissibili: impianti FER fino a 1 MW per Comunità Energetiche in Veneto
Il bando "PR Veneto FESR 2021-2027 – Azione 2.2.1" finanzia la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili o il potenziamento di impianti esistenti, a condizione che siano alimentati esclusivamente da fonti energetiche rinnovabili e che abbiano una potenza nominale massima pari a 1 MW.
Sono ammessi al finanziamento i seguenti impianti:
- Impianti fotovoltaici, ideali per edifici pubblici, aree abitative e contesti urbani;
- Impianti ibridi o non fotovoltaici, come quelli eolici, idroelettrici o a biomassa, anche combinati con fotovoltaico, che offrono maggiore flessibilità nei contesti rurali o portuali.
Tutti gli impianti devono essere ubicati nel territorio della Regione Veneto e risultare effettivamente integrati in una configurazione di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), già esistente o in fase di costituzione.
L’introduzione del limite di 1 MW si allinea perfettamente con il modello decentralizzato e di prossimità promosso dalle CER: una scelta strategica che punta a valorizzare l’autoproduzione e la condivisione locale dell’energia, rafforzando l’autonomia energetica dei territori e incentivando la partecipazione attiva dei cittadini e degli enti locali. Questo orientamento rappresenta una concreta applicazione dei principi europei di transizione energetica equa e sostenibile.
Risorse disponibili e contributo a fondo perduto: un'opportunità concreta per le Comunità Energetiche
Il bando PR Veneto FESR 2021–2027 mette a disposizione una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro per supportare la realizzazione di impianti FER nell’ambito delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Il contributo è a fondo perduto, con un’intensità pari al 40% della spesa ammissibile. Il sostegno massimo per ciascun progetto può arrivare fino a 300.000 euro, mentre la spesa minima ammissibile è fissata in 15.000 euro.
Questa struttura di incentivazione rende il bando particolarmente attrattivo per realtà di piccole e medie dimensioni, come i Comuni sotto i 5.000 abitanti, le cooperative energetiche locali e le reti di cittadini. L’importo massimale, unito a una soglia d’accesso non proibitiva, favorisce la partecipazione inclusiva al percorso di transizione energetica, incoraggiando anche chi dispone di budget contenuti a investire in soluzioni FER condivise e sostenibili.
In ottica strategica, questo modello contribuisce a democratizzare l’accesso agli investimenti energetici e a costruire una rete regionale diffusa di Comunità Energetiche attive e resilienti.
Spese ammissibili: tutti i costi coperti dal bando per impianti FER
Il bando PR Veneto FESR 2025 prevede un'ampia gamma di spese ammissibili per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, con una distinzione chiara tra impianti fotovoltaici e non fotovoltaici. La definizione puntuale dei costi coperti permette ai soggetti beneficiari di pianificare in modo efficace gli investimenti.
Sono finanziabili le seguenti voci:
- Fornitura e posa in opera di moduli fotovoltaici, inverter e strutture di supporto;
- Costi per la connessione alla rete elettrica nazionale;
- Costi indiretti calcolati forfettariamente fino al 7% dei costi diretti.
Inoltre, il bando stabilisce limiti di spesa massima per kW installato, differenziati in base alla potenza dell’impianto:
- Fino a 10 kW: 1.827,78 €/kW
- Da 10 a 100 kW: 1.470,92 €/kW
- Da 100 a 250 kW: 1.210,08 €/kW
- Da 250 kW a 1 MW: 993,43 €/kW
Questi valori rappresentano un riferimento chiaro per il dimensionamento dei costi, utile sia per i progettisti sia per i soggetti proponenti. L’introduzione di massimali specifici contribuisce a garantire trasparenza e a prevenire pratiche speculative o sovrastime progettuali.
Spese ammissibili per impianti non fotovoltaici
Per impianti diversi dal fotovoltaico (ad esempio eolico, idroelettrico, geotermico o ibrido), il bando consente la copertura dei seguenti costi:
- Componenti elettriche, strutture, inverter e software/hardware necessari al funzionamento dell’impianto;
- Opere di progettazione, direzione lavori e collaudo, nel limite massimo del 10% dei costi diretti;
- Costi indiretti fino al 7% dei costi diretti.
Anche in questo caso, sono previsti tetti di spesa ammissibili per kW installato:
- Fino a 20 kW: 1.500 €/kW
- Da 20 a 200 kW: 1.200 €/kW
- Da 200 a 600 kW: 1.100 €/kW
- Da 600 kW a 1.000 kW: 1.050 €/kW
Questa articolazione valorizza l’eterogeneità tecnologica delle fonti rinnovabili, promuovendo un mix energetico diversificato all’interno delle CER. I limiti puntuali per categoria impiantistica permettono un controllo efficace della spesa pubblica, senza penalizzare le tecnologie meno diffuse.
Spese non ammissibili: cosa esclude il bando FER Veneto
Sono escluse dal bando PR Veneto FESR 2021-2027 e dal finanziamento una serie di spese non coerenti con gli obiettivi di sostenibilità e trasparenza. In particolare, non sono ammesse:
- Le spese sostenute prima della presentazione della domanda;
- Gli investimenti relativi a produzione, trasformazione, trasporto o stoccaggio di combustibili fossili;
- Gli interventi realizzati in economia diretta (senza affidamento esterno);
- L’acquisto di beni usati o ricondizionati;
- Le ammende, penali, interessi e costi legati a controversie legali;
- Le spese pagate in contanti o con modalità non tracciabili;
- Le spese fatturate da soggetti privi di Partita IVA.
Queste limitazioni servono a usare in modo corretto e trasparente i fondi pubblici. Il bando punta a sostenere solo progetti davvero “puliti” e sostenibili, basati su energia rinnovabile e su spese tracciabili. L’obiettivo è aiutare chi lavora seriamente per la transizione ecologica e garantire che ogni euro sia speso nel rispetto delle regole.
Cumulabilità con altri incentivi: come ottimizzare le risorse disponibili
Il contributo previsto dal bando PR Veneto FESR 2021–2027 è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche, a condizione che non venga superato il 100% delle spese ammissibili e che sia evitato ogni caso di doppio finanziamento. Inoltre, il contributo è compatibile con gli incentivi statali previsti dal DM 414/2023, nel rispetto del limite massimo del 40%.
Questa possibilità rappresenta un elemento chiave per la pianificazione finanziaria strategica dei progetti: consente infatti ai beneficiari – in particolare enti pubblici e comunità energetiche – di combinare più fonti di sostegno per ridurre l’esborso diretto e aumentare la fattibilità economica degli investimenti. In un contesto di crescente attenzione all’efficienza della spesa pubblica e alla transizione energetica, la cumulabilità risulta uno strumento essenziale per accelerare la diffusione di impianti FER integrati nelle CER, migliorando l’impatto ambientale ed economico degli interventi.
Come presentare la domanda: procedura online e documentazione richiesta
Per accedere al contributo previsto dal bando PR Veneto FESR 2021–2027, la domanda di sostegno deve essere compilata e inviata esclusivamente online tramite il Sistema Informativo Unificato (SIU) della Regione Veneto.
La richiesta deve essere corredata dalla seguente documentazione:
- Relazione descrittiva dettagliata del progetto;
- Statuto e atto costitutivo della CER (se già costituita);
- Visure catastali e documenti che attestino la disponibilità giuridica degli immobili coinvolti;
- Scheda tecnica PVGIS (per la stima della produzione fotovoltaica);
- Report RECON, utile alla valutazione del potenziale di condivisione energetica.
L’obbligatorietà dell’uso di strumenti digitali, come PVGIS e RECON, garantisce una valutazione tecnica trasparente e standardizzata, consentendo di analizzare in modo oggettivo la sostenibilità energetica e ambientale del progetto. Questo approccio rafforza la credibilità delle proposte e favorisce una selezione dei progetti basata su criteri misurabili, a beneficio dell’efficienza amministrativa e della qualità degli interventi finanziati.
Criteri di valutazione e formazione della graduatoria
La selezione dei progetti presentati nell’ambito del bando PR Veneto FESR 2021–2027 – Azione 2.2.1 avverrà tramite una procedura comparativa, basata su una griglia di punteggi predefinita. I progetti saranno valutati secondo i seguenti criteri:
- Qualità progettuale: completezza, chiarezza, fattibilità e coerenza tecnico-economica della proposta;
- Energia rinnovabile condivisa: quantità e percentuale di energia effettivamente autoconsumata in modo collettivo;
- Presenza di sistemi di accumulo: integrazione di tecnologie per l’accumulo energetico, che aumentano l’autosufficienza della CER;
- Riduzione delle emissioni di CO2: impatto ambientale positivo stimato, in termini di CO2 evitata;
- Inclusività sociale: coinvolgimento diretto di soggetti in condizione di povertà energetica o fragilità economica e sociale.
Per essere considerati ammissibili al finanziamento, i progetti devono raggiungere un punteggio minimo complessivo di almeno 6 punti.
Questo sistema di valutazione premia le proposte ad alto impatto ambientale e sociale, incentivando configurazioni che non solo producono energia rinnovabile, ma che contribuiscono anche a una transizione giusta e inclusiva. L’obiettivo è valorizzare i progetti che promuovono giustizia climatica, sostenibilità territoriale e innovazione sociale, elementi chiave per il successo a lungo termine delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Tempistiche del bando e scadenze operative
Il bando PR Veneto FESR 2021–2027 – Azione 2.2.1 presenta una finestra temporale ben definita per la presentazione delle domande:
- Apertura sportello: dalle ore 10:00 del 24 luglio 2025
- Chiusura sportello: entro le ore 17:00 del 30 ottobre 2025
Le candidature devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale SIU della Regione Veneto, seguendo le modalità e i documenti indicati nel bando. È importante non attendere gli ultimi giorni, per evitare disguidi tecnici o ritardi che potrebbero compromettere l’ammissibilità.
Una volta ottenuto il finanziamento, gli interventi dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla data di pubblicazione del decreto di concessione sul BUR (Bollettino Ufficiale della Regione). A seguire, sarà necessario presentare la rendicontazione finale nei tempi previsti, che attesti la regolare conclusione e attivazione dell’impianto.