Fondazione Cariplo: bando Luoghi da rigenerare

Fondazione Cariplo, da più di vent’anni lavora a favore della conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed architettonico del territorio lombardo avviando e finanziando progetti che hanno come obiettivo quello di rifunzionalizzare spazi ed edifici in disuso al fine di rigenerare non solo il tessuto urbano, ma anche il tessuto sociale. Il bando “Luoghi da rigenerare” infatti, intende finanziare interventi di riqualificazione di edifici in disuso o sottoutilizzati, promuovendo però anche sistemi di progettazione integrata con attenzione alla gestione e alla sostenibilità dell’opera.

Chi sono i beneficiari del bando Fondazione Cariplo: bando Luoghi da rigenerare

Il bando Luoghi da rigenerare, si rivolge agli enti pubblici, agli enti ecclesiastico-religiosi e alle organizzazioni nonprofit della Regione Lombardia e delle Provincie di Novara e Verbano-Cusio-Ossola. I soggetti possono presentare domanda in forma singola o partenariato e devono essere proprietari o affidatari degli edifici oggetto d’intervento.

Nel caso di enti pubblici o enti ecclesiastici la domanda deve essere obbligatoriamente presentata in forma di partenariato con un ente del Terzo settore attivo in campo culturale.

Cosa finanzia il bando Fondazione Cariplo: bando Luoghi da rigenerare

Il bando Luoghi da rigenerare finanzia interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, adeguamento e allestimento di edifici dismessi o sottoutilizzati o porzioni di essi, che abbiano un valore identitario per la comunità anche in connessione con le aree circostanti.

Il progetto, inoltre, dovrà prevedere l’avvio e la gestione di nuove funzioni d’uso all’interno dei locali riqualificati.

Quanto finanzia il bando Fondazione Cariplo: bando Luoghi da rigenerare

Il bando Luoghi da rigenerare eroga contributi a fondo perduto fino all’80% della spesa ammissibile per un massimo di 400.000€.

Gli importi relativi alle opere di ristrutturazione e manutenzione straordinaria non potranno superare il 75% dei costi totali, mentre i costi per l’avvio e la gestione delle attività dovranno essere pari almeno al 25% del totale.