È ufficiale: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha adottato il nuovo Conto Termico 3.0, dopo l’intesa raggiunta in sede di Conferenza Unificata con Regioni ed Enti locali. Con questo aggiornamento, lo strumento si conferma una leva centrale per favorire la transizione energetica nel settore edilizio, puntando su maggiore efficienza, accessibilità e innovazione tecnologica.
Conto Termico 3.0: le principali novità
Il nuovo schema interviene in modo sostanziale sul meccanismo in vigore dal 2016, introducendo una serie di miglioramenti strutturali, tra cui:
Ampliamento degli interventi incentivabili, in particolare per quelli integrati con sistemi di gestione intelligente dell’energia (building automation), soluzioni di autoconsumo e accumulo termico;
Semplificazione delle procedure di accesso e gestione delle richieste tramite il portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici);
Incremento delle percentuali di incentivo, con un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese ammissibili;
Possibilità di copertura al 100% delle spese per interventi su edifici pubblici situati in comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero;
Riduzione dei tempi di erogazione degli incentivi, in particolare per interventi di piccola taglia, che potranno ricevere l’incentivo in un’unica soluzione;
Introduzione di criteri premianti per interventi che integrano più tecnologie (es. pompe di calore + fotovoltaico) o che garantiscono un salto di qualità energetica degli edifici.
Una spinta concreta alla transizione energetica
Il Conto Termico 3.0 è uno degli strumenti chiave della strategia nazionale per il clima e l’energia. L’obiettivo è sostenere la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, ridurre i consumi e le emissioni climalteranti e stimolare l’innovazione nel settore termico, contribuendo alla decarbonizzazione dei consumi energetici.
Il meccanismo aggiornato punta a generare investimenti per oltre 3 miliardi di euro entro il 2030, offrendo uno stimolo diretto all’economia green e alla modernizzazione del parco immobiliare nazionale.
Beneficiari: più soggetti coinvolti
Il Conto Termico 3.0 amplia in modo significativo la platea dei soggetti beneficiari:
- Cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni;
- Enti del Terzo Settore, equiparati alle PA;
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo diffuso per quanto riguarda gli interventi legati alle rinnovabili;
- Edifici non residenziali privati, che per la prima volta possono accedere agli incentivi per interventi di efficienza energetica, oltre a quelli della PA già previsti.
Interventi incentivabili
Gli interventi ammessi al beneficio comprendono:
- Sostituzione di impianti esistenti con sistemi a pompa di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi;
- Installazione di impianti solari termici, anche integrati con sistemi di accumulo;
- Interventi di isolamento termico e sostituzione di infissi (per le PA);
- Installazione di sistemi di building automation per il controllo e l’ottimizzazione dei consumi energetici.
Quando sarà operativo
Il GSE pubblicherà a breve le nuove regole applicative, mentre il portale per la presentazione delle domande verrà aggiornato per recepire le novità del Conto Termico 3.0. L’entrata in vigore è prevista per l’autunno 2025.
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