Nuove candidature per beni UNESCO in Veneto

Federica Sala
Nuove candidature per beni UNESCO in Veneto

L'UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, svolge un ruolo di primo piano nella protezione e nella conservazione del patrimonio culturale e naturale in tutto il mondo.

Tra le sue iniziative più importanti c'è il programma dei "Patrimoni dell'Umanità", che mira a identificare, preservare e promuovere luoghi di eccezionale valore culturale o naturale.

In Italia, questo programma ha una rilevanza particolare, dato il ricco patrimonio storico e culturale del paese. Per comprendere meglio come l'Italia gestisca i siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO, è importante esaminare la normativa di riferimento. In Italia, la principale legge che regola la conservazione e la gestione di tali beni è la "Legge quadro sul patrimonio culturale" (Legge n. 1089/1939), ma è stata successivamente integrata e ampliata. L'articolo 13 di questa legge afferma che il patrimonio culturale dell'umanità, ovvero i siti UNESCO, è di interesse nazionale e gode di una protezione speciale. Inoltre, è istituito un apposito "Fondo per il patrimonio culturale dell'umanità" per finanziare interventi di conservazione e promozione.

Un altro importante strumento di normativa è il "Codice dei beni culturali e del paesaggio" (Decreto Legislativo n. 42/2004), che stabilisce le norme generali per la protezione del patrimonio culturale, compresi i siti del patrimonio mondiale. Questo codice definisce le procedure per l'autorizzazione di interventi di conservazione e restauro e stabilisce le sanzioni per le violazioni.

Il Patrimonio dell'UNESCO in Italia

L'Italia è celebre per la sua storia millenaria, il suo straordinario patrimonio artistico e la bellezza naturale dei suoi paesaggi. Non sorprende, quindi, che il paese vanti numerosi siti riconosciuti dall'UNESCO come Patrimoni dell'Umanità. Il numero esatto di siti può variare leggermente nel tempo, ma possiamo dire che a gennaio 2022, l'Italia contava oltre 50 siti iscritti sulla Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

Questi siti spaziano dalla città di Venezia con la sua laguna, ai monumenti di Roma antica come il Colosseo e il Foro Romano, ai siti archeologici come Pompei ed Ercolano, alle opere architettoniche rinascimentali e barocche di Firenze e di altre città, ai paesaggi culturali come le Cinque Terre e i vigneti del Piemonte, alle aree protette naturali come i Monti Sibillini e i Dolomiti, e molto altro. Ogni sito rappresenta una parte unica e preziosa della storia e della cultura italiana.

Il Patrimonio UNESCO in Veneto

Il Veneto si colloca tra le regioni d'Italia maggiormente rappresentate nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Sono 6 i beni iscritti nella lista, ovvero:

  • La Città di Venezia e la sua Laguna
  • Il Centro Storico di Vicenza e le Ville del Palladio
  • I Bastioni e le Mura di Palmanova
  • Il Centro Storico di Verona
  • Il Giardino di Villa Barbaro a Maser
  • Il Complesso di Santa Maria delle Grazie a Milano con "Il Cenacolo" di Leonardo da Vinci: anche se questo sito è principalmente situato a Milano, una parte del complesso si estende in Veneto

Riguardano il Veneto anche due beni del Patrimonio Culturale Immateriale riconosciuto dall’Unesco sulla base della Convenzione del 2003: un elemento intangibile rappresentativo, “L’Arte della Perla di Vetro veneziana”, e una Buona Pratica, il “Tocatì - Programma condiviso per la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali”.


Il nuovo bando di Regione Veneto

Stante l’importante richiamo dei Beni UNESCO, Regione Veneto con Delibera della Giunta Regionale 1178 del 5/10/2023, ha approvato il nuovo bando di finanziamento per la presentazione delle richieste di contributo per l’avvio del processo di inserimento di territori nelle liste propositive nazionali del patrimonio Mondiale Unesco, od all’interno dell’elenco del Programma "L'uomo e la biosfera", Man and the Biosphere – MAB.

Chi sono i beneficiari del bando Nuove candidature per beni UNESCO in Veneto

Il bando BENI UNESCO IN VENETO si rivolge a Enti, Istituzioni e società pubbliche, Associazioni senza fini di lucro.

Il bando NON si applica a coloro già beneficiari del bando del 2021. 

Cosa finanzia il bando Nuove candidature per beni UNESCO in Veneto

Il bando BENI UNESCO IN VENETO finanzia le spese volte alla predisposizione della candidatura dei beni alla lista UNESCO. Nello specifico:

  • candidature di beni ubicati all’interno del territorio regionale in:
    • lista propositiva nazionale (c.d. tentative list) dei siti da candidare a Patrimonio Mondiale Materiale naturalistico o culturale (Convenzione UNESCO 1972)
    • nell’elenco delle Riserve MAB- Man and Biosphere (Programma MAB 1971)
  • candidature di beni intangibili legati al territorio regionale nelle 3) Liste del Patrimonio Culturale Immateriale (Convenzione UNESCO 2003)

Tra le spese ammissibili a bando troviamo ad esempio consulenze per studi e ricerche e per l’elaborazione della candidatura, spese generali, spese di personale, …).

Quanto finanzia il bando Nuove candidature per beni UNESCO in Veneto

Il bando BENI UNESCO IN VENETO finanzia fino all’80% della spesa e fino ad € 20.000 

Quando scade il bando Nuove candidature per beni UNESCO in Veneto

Il bando BENI UNESCO IN VENETO scade in data 30 novembre 2023. 

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